Noir

Mavì

Non vedo le stelle Vedo le luci della città Dietro le tende Io dentro la tua camicia noire Ma tu sei su Marte Mentre accendi una sigaretta E chiudi le porte Dopo un concerto come una rockstar Nove dicembre Strisce di rimmel Rotolo come le biglie Se me ne vado mi prenderesti Al volo per le caviglie? E non serve che sia perfetto Basta solo che sia vero Spero almeno più di noi Come brilla Parigi Da una stanza d'albergo Con l'odore del legno che brucia Ancora una volta, la bocca cucita Nonostante il camino acceso Sento il ghiaccio sotto le dita Non ti accorgi che ormai sono mesi Che ci mandiamo a fanculo a fatica Il cuore l'hai messo nel frigo In mezzo alla roba che non mangi mai Tra le cose che prendi e poi butti E che tanto ricomprerai Tu che i sentimenti copri di sale Perché hai paura di cambiare Che per salire scendi le scale E mi fai sbandare Come brilla Parigi Da una stanza d'albergo Con l'odore del legno che brucia Ancora una volta, la bocca cucita Nonostante il camino acceso Sento il ghiaccio sotto le dita Non ti accorgi che ormai sono mesi Che ci mandiamo a fanculo a fatica Non ti accorgi che ormai sono mesi Che ci mandiamo a fanculo a fatica Non lo vedi che ormai sono mesi Che ci salutiamo a fatica E non serve che sia perfetto Basta solo che sia vero Spero almeno più di noi Come brilla Parigi Da una stanza d'albergo Con l'odore del legno che brucia Ancora una volta, la bocca cucita Nonostante il camino acceso Sento il ghiaccio sotto le dita Non ti accorgi che ormai sono mesi Che ci mandiamo a fanculo a fatica Non ti accorgi che ormai sono mesi Che ci mandiamo a fanculo a fatica Non lo vedi che ormai sono mesi Che ci salutiamo a fatica

Written by: Lyrics Licensed & Provided by LyricFind

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